Chi Siamo

Produttori dal

1909

La nostra azienda è un’entità agricola in cui la presenza degli animali da fattoria diventa un elemento essenziale per poter mettere in pratica efficacemente le migliori tecniche agronomiche e non per ultimo, per poter preservare ed incentivare il nostro ecosistema. L’amore per la natura e per gli animali sicuramente ci contraddistingue. Il nostro grande desiderio e fine è quello di riuscire a produrre un vino con la migliore qualità e genuinità, attraverso il nostro massimo impegno e perseveranza.

La nostra filosofia considera l’azienda come un tutto organico, che deve essere in grado di estrarre ciò di cui necessita dalla natura che la compone, tutti i nostri sforzi sono tesi a raggiungere un’armonica autosufficienza negli aspetti più essenziali per la cura del vigneto e della nostra campagna, fra cui anche le basilari concimazioni e la lotta antiparassitaria.

Negli ultimi anni abbiamo integrato la nostra superficie aziendale con la coltivazione di alcune pregiate piante officinali, fra cui la lavanda, l’Issopo e la Rosa damascena, e anche questa scelta è atta a tutelare la sanità del nostro ecosistema. La presenza di differenti fioriture, con bordure, boschi limitrofi e, quindi, notevoli diversificazioni botaniche, aiuta e sostiene moltissimo una sana agricoltura. Infatti “Natura aiuta natura”, e ciò comporta l’aver interrotto l’uniformità della monocoltura della Vite, creando l’importante e caratteristico dinamismo all’interno del nostro terroir, che fa la differenza e ci contraddistingue.

Concimiamo i nostri vigneti con i compostaggi derivanti dai letami dei bovini da noi allevati in stabulazione semilibera che consente loro di poter usufruire di ampi spazi per il pascolo a seconda dei periodi stagionali.

La coltivazione della lavanda, pregiata pianta officinale, antica e leggendaria, avviene meccanicamente e, soprattutto, con importanti interventi manuali. Da questa coltura estraiamo il pregiato olio essenziale, da cui abbiamo inoltre ideato i nostri cosmetici che ne racchiudono tutte le migliori proprietà.

Per affinità di intenti, scegliamo come riferimento della nostra riflessione la poesia di Publio Virgilio Marone, che cantò i pregi del mondo agricolo riconoscendolo come pilastro del tessuto sociale.

L’antico poeta mantovano aveva individuato nell’enorme sforzo dell’agricoltore la forza che vince le avversità che si incontrano nel quotidiano ( “Labor omnia vinìcit improbus et duris urgens in rebus egestas” Virgilio, Georgiche, Canto I, VV.145-146 “Tutto vince il faticoso lavoro e il bisogno che incalza nell’avversità” ) ma è nella passione che individua il principio che domina e pervade l’intero mondo e permette di trascendere la nostra stessa condizione.

Riportiamo dunque la frase che meglio esprime il nostro pensiero: Omnia vincit Amor, et nos cedamus Amori (Virgilio, Bucoliche, Canto X, V.69).

La nostra azienda è un’entità agricola in cui la presenza degli animali da fattoria diventa un elemento essenziale per poter mettere in pratica efficacemente le migliori tecniche agronomiche e non per ultimo, per poter preservare ed incentivare il nostro ecosistema. L’amore per la natura e per gli animali sicuramente ci contraddistingue. Il nostro grande desiderio e fine è quello di riuscire a produrre un vino con la migliore qualità e genuinità, attraverso il nostro massimo impegno e perseveranza.

La nostra filosofia considera l’azienda come un tutto organico, che deve essere in grado di estrarre ciò di cui necessita dalla natura che la compone, tutti i nostri sforzi sono tesi a raggiungere un’armonica autosufficienza negli aspetti più essenziali per la cura del vigneto e della nostra campagna, fra cui anche le basilari concimazioni e la lotta antiparassitaria.

Negli ultimi anni abbiamo integrato la nostra superficie aziendale con la coltivazione di alcune pregiate piante officinali, fra cui la lavanda, l’Issopo e la Rosa damascena, e anche questa scelta è atta a tutelare la sanità del nostro ecosistema. La presenza di differenti fioriture, con bordure, boschi limitrofi e, quindi, notevoli diversificazioni botaniche, aiuta e sostiene moltissimo una sana agricoltura. Infatti “Natura aiuta natura”, e ciò comporta l’aver interrotto l’uniformità della monocoltura della Vite, creando l’importante e caratteristico dinamismo all’interno del nostro terroir, che fa la differenza e ci contraddistingue.

Concimiamo i nostri vigneti con i compostaggi derivanti dai letami dei bovini da noi allevati in stabulazione semilibera che consente loro di poter usufruire di ampi spazi per il pascolo a seconda dei periodi stagionali.

La coltivazione della lavanda, pregiata pianta officinale, antica e leggendaria, avviene meccanicamente e, soprattutto, con importanti interventi manuali. Da questa coltura estraiamo il pregiato olio essenziale, da cui abbiamo inoltre ideato i nostri cosmetici che ne racchiudono tutte le migliori proprietà.

Per affinità di intenti, scegliamo come riferimento della nostra riflessione la poesia di Publio Virgilio Marone, che cantò i pregi del mondo agricolo riconoscendolo come pilastro del tessuto sociale.

L’antico poeta mantovano aveva individuato nell’enorme sforzo dell’agricoltore la forza che vince le avversità che si incontrano nel quotidiano ( “Labor omnia vinìcit improbus et duris urgens in rebus egestas” Virgilio, Georgiche, Canto I, VV.145-146 “Tutto vince il faticoso lavoro e il bisogno che incalza nell’avversità” ) ma è nella passione che individua il principio che domina e pervade l’intero mondo e permette di trascendere la nostra stessa condizione.

Riportiamo dunque la frase che meglio esprime il nostro pensiero: Omnia vincit Amor, et nos cedamus Amori (Virgilio, Bucoliche, Canto X, V.69).

La nostra Storia

La nostra storia inizia nel lontano 1909 a Godiasco, un paese situato nella Valle Staffora nell’appendice sud-occidentale della Lombardia, al confine col Piemonte, quando i nostri avi erano proprietari di una piccola osteria in cui servivano i prodotti e il vino ottenuto dai vigneti di loro proprietà.

Nel loro podere, sorgeva un rustico capannone utilizzato da rimessaggio e da fienile, denominato, nel dialetto locale, “il Cabanon”.

Ecco perché il nostro fondatore, Giovanni Mercandelli, erede delle tradizioni e dei valori di famiglia, alla fine degli anni sessanta, fondò un’azienda agricola imprenditoriale ad indirizzo vitivinicolo denominandola Fattoria Cabanon.

Giovanni coltivava da sempre il sogno di trasferirsi in campagna e vivere dei prodotti che la terra poteva offrire attraverso il proprio lavoro. Nella sua visione era fondamentale praticare un’agricoltura il più possibile pulita, sana e virtuosa.

A quei tempi non esisteva ancora la normativa europea che avrebbe identificato l’agricoltura biologica, ma solo la filosofia di Rudolf Steiner (incontestabile antesignano del vero Bio), a cui Giovanni si ispirò per realizzare il suo sogno e quindi mettere in pratica i suoi intendimenti.

Una volta sopraggiunta la legislazione europea per l’agricoltura biologica, entrammo ufficialmente nella relativa certificazione.

Elena, figlia di Giovanni, è l’erede e curatrice del sogno del padre, vignaiola a tutti gli effetti, coadiuvata dal marito Giovanni Stefano e dal figlio Gregorio, “pilastro portante” dell’azienda e custode dei fondamentali valori.

La nostra Storia

La nostra storia inizia nel lontano 1909 a Godiasco, un paese situato nella Valle Staffora nell’appendice sud-occidentale della Lombardia, al confine col Piemonte, quando i nostri avi erano proprietari di una piccola osteria in cui servivano i prodotti e il vino ottenuto dai vigneti di loro proprietà.

Nel loro podere, sorgeva un rustico capannone utilizzato da rimessaggio e da fienile, denominato, nel dialetto locale, “il Cabanon”.

Ecco perché il nostro fondatore, Giovanni Mercandelli, erede delle tradizioni e dei valori di famiglia, alla fine degli anni sessanta, fondò un’azienda agricola imprenditoriale ad indirizzo vitivinicolo denominandola Fattoria Cabanon.

Giovanni coltivava da sempre il sogno di trasferirsi in campagna e vivere dei prodotti che la terra poteva offrire attraverso il proprio lavoro. Nella sua visione era fondamentale praticare un’agricoltura il più possibile pulita, sana e virtuosa.

A quei tempi non esisteva ancora la normativa europea che avrebbe identificato l’agricoltura biologica, ma solo la filosofia di Rudolf Steiner (incontestabile antesignano del vero Bio), a cui Giovanni si ispirò per realizzare il suo sogno e quindi mettere in pratica i suoi intendimenti.

Una volta sopraggiunta la legislazione europea per l’agricoltura biologica, entrammo ufficialmente nella relativa certificazione.

Elena, figlia di Giovanni, è l’erede e curatrice del sogno del padre, vignaiola a tutti gli effetti, coadiuvata dal marito Giovanni Stefano e dal figlio Gregorio, “pilastro portante” dell’azienda e custode dei fondamentali valori.